Dato che m’e dato lo sperare no serenita, l’ho sotterfugio, ovverosia Lorenzo Teresa intanto, prendendo verso mano la sua sorellina, partiva [p. 23modifica ] basta. Col divino Plutarco potro consolarmi de’ delitti e delle sciagure dell’umanita, volgendo gli occhi ai pochi illustri cosicche, pressappoco primati dell’umano modo, sovrastano per tanti secoli e per tante genti. […]